Domenico Bennardi SINDACO

Il Decreto Art-bonus su Cultura e Turismo e le migliorie apportate dal M5S


20 Agosto 2014 | Pubblicato da


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Il 31 maggio 2014 il Governo ha firmato l’Art-bonus, il decreto sulla Cultura e il Turismo, dal titolo “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo” (qui il Decreto).

Al contrario di chi pensa o dice che il M5S non è forza politica “costruttiva” ma solo populista e distruttiva, in grado di dire solo no, numerose sono state in realtà, le proposte, integrazioni e migliorie che il movimento pentastellato è riuscito a portare a termine a favore di questo decreto-legge.

 

Ecco le migliorie più significative:

Introduzione dell’ importante questione della CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE RICETTIVE E DELLE IMPRESE TURISTICHE, per fare finalmente ordine tra le varie forme di alberghi.  A tal proposito il MIBACT dovrà definire entro 3 mesi, degli standard minimi di qualità per uniformare sul territorio nazionale i servizi e le dotazioni alberghieri, compresa la definizione normativa sugli  alberghi diffusi e sui  condhotel (che sono delle tipologie di hotel a proprietà frazionata, dove i singoli proprietari hanno un contratto diretto con il gestore).

Il m5s è inoltre riuscito a inserire disposizioni concernenti i DISTRETTI TURISTICI, nel tentativo di innovare la gestione locale del turismo favorendo la massima sinergia tra tutti gli operatori del settore con l’obbiettivo della massima semplificazione amministrativa per il rilancio delle imprese turistiche.  Abbiamo fortemente voluto che i distretti turistici non fossero più limitati solo ai territori costieri ma anche nei territori interni, per favorire il turismo culturale. Inoltre abbiamo ottenuto che i distretti fossero equiparati alla disciplina delle Zone a burocrazia zero (art. 10, comma 6).

Il M5S è riuscito a estendere le norme a sostegno delle START-UP INNOVATIVE anche a quelle società che puntano alla promozione dell’offerta turistica nazionale attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali. Se tali società sono costituite da persone con meno di 40 anni, godono anche di agevolazioni fiscali all’atto della costituzione” (articolo 25 del DL 179/2012)

Ancora. Tra le modifiche apportate nel corso dell’esame parlamentare, vi è la l’attribuzione all’ENIT della possibilità di realizzare e distribuire la CARTA DEL TURISTA, anche solo digitale, che consente, mediante strumenti e canali elettronici e apposite convenzioni con soggetti pubblici e privati, di effettuare pagamenti a prezzo ridotto per la fruizione integrata di servizi pubblici di trasporto e degli istituti e dei luoghi della cultura”. Questo strumento esiste già in molte nazioni e consente al turista una semplificazione non indifferente in termini di fruizione dei servizi, dai musei ai trasporti, per agevolare la permanenza. In Italia c’era solo in forma sperimentale attraverso singole iniziative e isolate di alcuni Distretti Culturali. Il nostro obiettivo è nazionalizzare questo strumento importantissimo.

Il M5S è riuscito ad assicurare il credito di imposta, pari al 65% della quota versata per il primo anno, per il crowd-funding, a sostegno dei beni culturali, degli enti e delle fondazioni liriche; inoltre, dato che la trasparenza è un nostro chiodo fisso, abbiamo garantito, con un nostro emendamento approvato, la creazione di un portale nazionale, gestito e promosso dal Mibact, dove ogni opera, ente, fondazione debba avere una propria scheda tecnica che illustri il progetto da eseguire, i fondi richiesti e assegnati per l`anno in corso, la storia, lo stato di conservazione, i finanziatori che hanno contribuito al progetto, l`ente responsabile del bene.

Per quanto riguarda la parte del decreto relativa al Grande progetto Pompei  il M5S è riuscito a fare in modo che la deroga alla soglia per accedere ad una procedura negoziata sia passata da 3,5 milioni di euro a 1,5 milioni e verrà sempre e comunque pubblicato un bando per dare pubblicità alla trattativa. Evitando infine l’accentramento di potere nelle mani del Responsabile Unico di Procedimento (RUP) e le deroghe che permettevano a questa figura di essere sia controllore che controllato.

 

 


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Questo articolo è stato scritto da Domenico Bennardi