1 Ottobre 2020 |
Istituire a Matera in un immobile comunale la Casa dell’Architettura o Urban Center, quale luogo pubblico dedicato alla partecipazione informata e attiva dei cittadini e al dibattito pubblico nonché spazio di esposizione permanente dei processi e degli interventi in corso sia di carattere urbanistico che architettonico.
Questa è una delle mie proposte emerse nel confronto di ieri organizzato dall’Ordine degli Architetti di Matera.
È questo un primo passo concreto per avviare il processo di urbanistica partecipata al quale intendo affiancare l’istituzione di una Commissione per la qualità urbana che valuterà i progetti e le proposte di interesse pubblico.
L’architetto, per la sua identità, ha un ruolo culturale centrale ed è il fulcro tra storia e modernità. In tutte le città bisogna progettare spazi vivibili avendo una idea complessiva e unitaria.
Occorre evitare l’approccio episodico alla progettazione come è accaduto nella storia recente di Matera. Bisogna abbandonare la vecchia prassi del consumo del suolo e recuperare quello abbandonato o usato in maniera non appropriata.
La rigenerazione urbana va vista ponendo al centro i progettisti e le persone, coinvolgendole. Cosa che finora non è accaduta, basti citare l’esempio di Piazza della Visitazione oggetto di svariati concorsi di cui, colpevolmente l’Amministrazione non ha tenuto conto, nemmeno aprendo un dibattito con la città.
Una opportunità sprecata perché non si è dato spazio né al progetto né al dibattito, anzi è accaduto l’esatto contrario: si è deciso il destino di uno spazio così importante della città moderna senza alcuna condivisione.
In barba ad ogni prassi progettuale democratica si è affidato il progetto all’architetto Boeri che poco o nulla conosce di Matera escludendo a priori i professionisti locali.
#BennardiSindaco Cambia in meglio
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Questo articolo è stato scritto da vittorio